Il deputato regionale Giovanni Di Caro del M5S ha depositato oggi, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, un’interrogazione scritta ed urgente rivolta all’Assessore Regionale alla Salute in merito al rischio di chiusura del reparto di chirurgia dell’Ospedale di Canicattì “Barone Lombardo”.
Già da oggi pomeriggio riaprirà il reparto di chirurgia dell’ospedale Barone Lombardo.
Indetto per martedì 29 agosto alle 10, nella sede del Palazzo di Città a Canicattì, un incontro tra i Sindaci e i Presidente dei Consigli Comunali di Ravanusa, Naro, Castrofilippo, Campobello di Licata, Racalmuto, Grotte, Delia, Sommatino e Camastra per discutere sullo stato d’emergenza in cui versano alcuni reparti dell’Ospedale Barone Lombardo, situazione che desta […]
Il Sindaco, Ettore Di Ventura (in foto), e il Presidente del Consiglio Comunale, Alberto Tedesco, stanno programmando un incontro congiunto con i Sindaci e i Presidenti dei Consigli Comunali di Ravanusa, Naro, Castrofilippo, Campobello di Licata, Racalmuto, Grotte, Delia, Sommatino e Camastra per discutere sulle ultime preoccupanti notizie che giungono dal fronte della
Il sindaco Ettore Di Ventura, a seguito di contatti intercorsi con il Direttore Sanitario dell’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì, con una lettera aperta al Direttore Generale dell’ASP di Agrigento e all’Assessore Regionale alla Sanità, on. Baldo Gucciardi, esprime grande preoccupazione per la paventata ipotesi di chiusura del reparto di Chirurgia e per i già noti […]
La polizia starebbe acquisendo le cartelle cliniche ed i referti di una mamma e del suo bambino che avrebbe trovato la morte subito dopo il parto.
Arrivano al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì e tentano di aggredire un medico in servizio.
“La Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento non ha mai disposto la chiusura del reparto di terapia intensiva di cardiologia presso l’ospedale di Canicattì per cui le voci di un’imminente soppressione dell’unità, circolate anche a mezzo stampa, sono da considerarsi, ad oggi, assolutamente infondate e fuorvianti”.