Due anni, undici mesi e dieci giorni di reclusione. E’ questa la pena inflitta a due dei principali imputati dell’inchiesta nata dall’esistenza di una presunta associazione finalizzata ad estorcere parte degli stipendi ai dipendenti di due cooperative di Licata.
L’inchiesta sul presunto “pizzo” applicato alle buste paghe dei dipendenti delle cooperative “Arcobaleno” e “Libero Gabbiano” di Licata, potrebbe arrivare ad una svolta.