Chiesto il rinvio a giudizio per il Sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo per l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio.
Ravanusa 7 Dicembre un giorno da ricordare.
“Il fatto non sussiste”. Con questa formula il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento ha assolto il Sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo accusato di falso e truffa aggravata ai danni dell’ex Provincia Regionale di Agrigento.
Chiesta la condanna a un anno e otto mesi di reclusione per il riconfermato Sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo, finito nei guai nell’ambito dell’indagine che ipotizza una finta assunzione per ottenere rimborsi quando ricopriva la carica di consigliere provinciale.
Riconfermato il Sindaco uscente Carmelo D’Angelo a Ravanusa. Il candidato della lista “Andiamo Avanti” ha infatti riportato 2590 voti, pari al 49,11 per cento dei consensi a due sezioni dalla fine dello scrutinio.
Il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo ha dato nuovamente mandato all’avvocato Carmelo Pitrola di sporgere querela per il reato di diffamazione o altri reati che si potranno configurare.
Arriva, puntuale come un “orologio svizzero”, la replica del primo cittadini di Ravanusa ai consiglieri del pubblico consesso riguardo l’assegnazione dei loculi del cimitero. Ecco riportate le parole di Carmelo D’Angelo:
Avrebbe truffato l’ex Provincia Regionale di Agrigento con una assunzione fittizia per avere i rimborsi relativi a permessi e finto un trasferimento di residenza per ottenere maggiori rimborsi chilometrici. Sarebbe questa l’accusa che viene mossa nei confronti dell’ex consigliere provinciale di Agrigento, Carmelo D’Angelo, attuale Sindaco di Ravanusa.
Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo (in foto), interviene con una nota, chiarendo la sua posizione dopo l’annuncio del partito su una possibile candidatura in Forza Italia per le prossime consultazioni regionali del 5 novembre:
“Tutte le Chiese di Ravanusa da oggi hanno la tabella indicativa con la didascalia“. Lo annuncia il Sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo.