Tutto pronto a Sciacca per la partenza di una nuova unità di sangue cordonale dalla Banca del cordone ombelicale del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”.
Sono stati in tanti ad aver manifestato un forte coinvolgimento emotivo per la vicenda del piccolo paziente ungherese di soli due anni colpito da leucemia ed in procinto di ricevere un trapianto di cellule staminali provenienti dalla Banca del cordone ombelicale dell’ospedale di Sciacca.
E’ un ponte ideale, progettato con l’ingegno della scienza medica ma costruito con i mattoni della generosità, quello che a giorni collegherà Sciacca a Budapest permettendo di salvare la vita ad un bambino ungherese di soli due anni.