L’Ordine degli Ingegneri accoglie con interesse la notizia che la proposta di legge A.C. n.338 è stata approvata dalla Camera all’unanimità (253 voti favorevoli) e che il testo passerà a breve all’esame del Senato.
Scomparsa la centralità del progetto nell’esecuzione delle opere pubbliche, ridimensionati i concorsi di progettazione, chiuso il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio-piccole ed eliminate le regole che premiavano il talento dei progettisti.
Sono 102 gli Ordini degli Architetti Italiani, che hanno sottoscritto ed inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per chiedere una profonda revisione del nuovo Codice dei contratti, al fine di superare una serie di criticità che mortificano la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio;
Semplificazione ossessiva degli appalti, ripristino (occulto) dell’affidamento di incarichi professionali a titolo gratuito e rilancio dell’appalto integrato. Sono questi i principi che ispirano la nuova legge, già approvata dalla Camera, con la quale il Governo sarà delegato a emanare il nuovo codice dei contratti. Principi che delineano un’allarmante retromarcia del
“Finalmente regole certe e trasparenti che mettono fine alla discrezionalità introdotta dal Codice degli Appalti e dalle successive modifiche proposte nel pessimo “Sblocca Cantieri”.