Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento procede negli adempienti previsti dal piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2018/2020 approvato dal Commissario Straordinario in carica lo scorso gennaio Dott. Giuseppe Marino, su proposta del Segretario/Direttore Generale Giuseppe Vella.
C’è tempo sino alle ore 13:00 del 18 ottobre per far pervenire le proposte e le osservazioni per una possibile rimodulazione dei contenuti del piano triennale di prevenzione della corruzione e della Trasparenza denominato P.T.P.C.T. per il triennio 2018/2020 del Libero Consorzio.
Con la pubblicazione dell’avviso-invito nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito, sulla home page e all’Albo Pretorio del Comune di Licata, è stata avviata la procedura per l’aggiornamento del P.T.P.C.T. – Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza – 2018 – 2020, e del Codice di Comportamento del Comune di Licata.
Le Associazioni e i cittadini interessati avranno tempo fino alle ore 13 del 18 ottobre per far pervenire le proposte e le osservazioni per una possibile rimodulazione dei contenuti del piano triennale di prevenzione della corruzione e della Trasparenza denominato P.T.P.C.T. per il triennio 2018/2020.
Si attenua un’altra misura cautelare nei confronti di uno dei coinvolti nell’operazione denominato “Giano Bifronte” condotta dai militari della Guardia di Finanza di Agrigento e coordinata dalla procura di Agrigento su un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati da parte dell’Irfis.
Si attenua un’altra misura cautelare nei confronti di uno dei coinvolti nell’operazione denominato “Giano Bifronte” condotta dai militari della Guardia di Finanza di Agrigento e coordinata dalla procura di Agrigento su un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati da parte dell’Irfis.
Si attenuano le misure cautelari nei confronti di quattro coinvolti nell’operazione denominata “Giano Bifronte” condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento e coordinata dalla procura di Agrigento su un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati da parte dell’Irfis.
La prossima settimana approda al Tribunale del Riesame di Palermo l’inchiesta denominata “Giano Bifronte” condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento e coordinata dalla procura di Agrigento su un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati.
Un quadro sconcertante emerso dalle indagini che ha portato alla definizione dell’inchiesta denominata “Giano Bifronte” su un presunto sistema di corruzione smascherato dalla Guardia di Finanza di Agrigento e dalla Procura della Repubblica.
Il sostituto procuratore di Agrigento, Andrea Maggioni, lancia l’allarme dopo le modifiche sulla normativa in materia penale.