Non avrebbe avuto l’autorizzazione per installare un impianto di videosorveglianza all’interno del proprio studio. Un dentista di Licata è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento dopo i controlli effettuati dai militari dell’Arma dei Carabinieri del Nil coadiuvati dai colleghi della compagnia di Licata.
Chi sta per aprire uno studio dentistico deve prima di tutto essere in possesso del titolo di studio in medicina, con specifica specializzazione, oltre che dell’abilitazione alla pratica medica e l’iscrizione all’Ordine dei Medici e Chirurghi.
Disposto il rinvio a giudizio per tre persone, un odontotecnico un direttore sanitario e un amministratore di una clinica di Aragona. Il primo sarebbe accusato di esercizio abusivo della professione, gli altri due imputati per avere determinato l’odontotecnico ad esercitare abusivamente dirigendone l’attività.
Il terzo molare, comunemente chiamato dente del giudizio, è uno dei tre molari della dentatura umana. È il più posteriore dei tre.
Domattina, venerdì 3 luglio, avverrà la firma della Convenzione tra il Comune di Agrigento ( assessorato Sanità, coesione sociale, welfare, immigrazione e volontariato) e l’associazione Arkè Odv per fornire un servizio medico-dentistico a minori in stato di fragilità inseriti nelle strutture educativo assistenziali.
Condanna a due anni di reclusione con l’accusa di peculato per un dentista 65enne di Aragona che – secondo l’accusa – si appropriò di una parte dei compensi che invece sarebbero dovuti andare all’Azienda Sanitaria Provinciale per delle visite in regime di “intramoenia allargata”.
Chiesta dal pubblico ministero Alessandra Russo l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste” per un dentista di Aragona finito a processo con l’accusa di peculato.