Una protesta dei detenuti reclusi nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento. Dopo l’ora di pranzo, i detenuti, si sarebbero rifiutati di rientrare nelle proprie celle, provocando alcuni momenti di tensione.
Sarebbero tre i detenuti trasferiti dal carcere “Di Lorenzo” di Agrigento dopo che gli stessi avrebbero sfondato una parete riuscendo così ad entrare in una sezione.
Nascono in Sicilia i Poli universitari penitenziari, come sistema integrato di coordinamento delle attività volte a consentire ai detenuti e agli internati negli istituti di pena e ai soggetti in esecuzione penale esterna il conseguimento di titoli di studio di livello universitario.
“Esistono ragioni di sicurezza, di ordine pubblico e di buon senso per dire no al rientro di alcuni detenuti pericolosi nei luoghi dove vivevano e dove hanno commesso gravi reati. Ecco perché certe decisioni lasciano sbigottiti. E l’incredulità che provano alcuni magistrati, da sempre in prima linea, è la stessa che sta provando la gente […]
Sarebbe stato aperto dalla Procura della Repubblica di Agrigento un fascicolo di inchiesta contro ignoti per indagare sulle condizioni di vita dei detenuti reclusi nel carcere “Di Lorenzo” di contrada Petrusa.
Prevenire con efficacia i suicidi e gli episodi di autolesionismo fra i detenuti attraverso una strategia condivisa ed integrata capace di valutare appieno i fattori di rischio.
Presentato alla casa circondariale di Sciacca, il libro “Sapori di vita, pensieri e ricette dietro le sbarre“, frutto della preziosa sinergia fra le scuole, Ipsseoa “Ambrosini” di Favara, l’IISS “Don Michele Arena” di Sciacca e l’ITCS “Primo Levi” di Bollate, operanti in tre diverse realtà carcerarie.