Quattro mesi di reclusione per aver rivelato su una chat whatsapp il presunto tradimento del marito con la sua assistente. Lo ha disposto il tribunale di Agrigento, che ha condannato un’agrigentina trentaquattrenne per diffamazione.
L’editore Gian J. Morici è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Dott.ssa Fulvia Veneziano, dall’imputazione di diffamazione a mezzo stampa, scaturita dalla querela presentata da un ex pentito per un articolo pubblicato nel marzo 2018 sulla testata “La Valle dei Templi”, con il quale – secondo l’atto d’accusa – l’ex pentito veniva […]
L’Avvocato agrigentino Giuseppe Arnone torna libero: “carcere per diffamazione è anticostituzionale”
Torna in libertà l’avvocato agrigentino ed ex esponente politico Giuseppe Arnone.
Nella giornata di ieri, a Canicattì, la Polizia di Stato denunciava in stato di libertà un cinquantenne della provincia di Messina in quanto responsabile dei reati di minaccia e diffamazione tramite social.
Sarebbe stato notificato al Sindaco di Agrigento e al comandante della Polizia Municipale della città dei Templi un avviso di conclusione delle indagini dopo la denuncia di un agrigentino che sarebbe stato colto in flagrante dalle telecamere nascoste impegnate a “beccare” lanciatori seriali di rifiuti.
L’ex legale difensore del 34enne Daniele Lodato avrebbe presentato una querela nei confronti di quest’ultimo per diffamazione e calunnia.
Assolto l’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada (in foto), dall’accusa di una presunta diffamazione ai danni di un ex funzionario regionale.
Un diverbio politico finisce nelle aule dei Tribunali. Il Sindaco di San Biagio Platani, è stato infatti condannato per diffamazione aggravata dopo un presunto messaggio diffamatorio e pubblicato su Facebook nei confronti della coordinatrice cittadina del Pd.
Archiviata la posizione del Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, dopo essere stato chiamato in causa per la frase utilizzata durante una delle puntate de “L’Arena” condotto dal giornalista Massimo Giletti dove il primo cittadino, parlando di vicende del precedente Consiglio Comunale di Agrigento, utilizzò il termine “intrallazzare”.
Si conclude con una condanna la causa, proposta in sede civile, dal Sindaco di Agrigento Lillo Firetto e dalla moglie Simona Russello, contro l’articolo pubblicato a pagina 8 dell’edizione de “Il Fatto Quotidiano” pubblicato da L’Editoriale Il Fatto SPA, giornale diretto da Marco Travaglio, in data 24 maggio 2015.