L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento offrirà alcuni servizi clinico-diagnostici e informativi gratuiti alla popolazione femminile in occasione dell’H-Open Week sulla salute della donna.
Nella sua riflessione settimanale il Direttore Editoriale di Scrivo Libero, Francesco Pira parla di gender partendo dalle parole del Sommo Pontefice: Cancellare le differenze tra uomo e donna oggi significa cancellare l’umanità: ecco perché l’ideologia gender è «il pericolo più brutto».
E’ un risultato di estremo rilievo che colloca il presidio ospedaliero di Agrigento fra le strutture di eccellenza nazionale per la qualità dei servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
E’ stata una parente a lanciare l’allarme e far intervenire – nel quartiere Perriera a Sciacca – gli uomini dei Vigili del Fuoco e i militari dell’Arma dei Carabinieri.
Svolta nell’inchiesta sul caso della donna che sarebbe stata sfregiata con dell’acido a Palma di Montechiaro. Ora è la 50enne ad essere ritenuta responsabile delle ipotesi di reato di calunnia e e lesioni personali con sfregio permanente.
Una donna di 74 anni è stata trovata senza vita nella propria abitazione di via Sant’Angelo a Favara. A scoprire il cadavere della donna gli uomini dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento dopo una segnalazione di alcuni familiari dell’anziana che non riuscivano a mettersi in contatto da diverse ore.
«I nuovi recenti casi di efferata violenza contro le donne devono farci riflettere su quanto ancora ci sia da fare per la costruzione della cultura del rispetto di genere. Un lavoro che deve vedere insieme istituzioni, politica, scuola e famiglia, uniti per un obiettivo comune».
Sarebbe entrata in un negozio di pelletteria e, approfittando della confusione, sarebbe riuscita a prelevare una costosa borsa di marca. E’ accaduto ad Agrigento, dove una donna sarebbe stata immortalata dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza.
Una giovane donna agrigentina vittima di una condotta ossessiva e persecutoria da parte dell’ex compagno. Un atteggiamento che si protraeva fin dal lontano 2014, anno in cui la donna avrebbe lasciato l’uomo, un 51enne di Castrofilippo.
E’ stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane 29enne di nazionalità marocchina ed in stato di gravidanza trovata in gravi condizioni in una abitazione nel quartiere “Oltreponte” a Licata.