Sono in tutto nove gli indagati che sono apparsi davanti al giudice per le indagini preliminari dopo l’operazione antimafia denominata “Montagna” che ha disarticolato i vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.
Si terrà stamani davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, l’interrogatorio di garanzia nei confronti dell’imprenditore agrigentino Fabrizio La Gaipa, e del fratello Salvatore.
Ancora tanti i punti interrogativi dopo il ritrovamento di un vero e proprio arsenale a Favara. Le indagini continuano in modo serrato e i militari dell’Arma dei Carabinieri della tenenza di Favara e con l’ausilio del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Agrigento non lasciano nulla al caso.
Affermerebbe di essere stato aggredito e per questo avere l’arma. Sarebbe questa la versione dei fatti di Daniele Lodato, accusato di omicidio volontario, aggravato e premeditato per la morte del giovane ventiduenne Marco Vinci.
Compariranno dinnanzi il Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, i due agrigentini arrestati con l’ipotesi di reato di tentata estorsione ai danni di un imprenditore.
Pochi giorni di tempo per “smontare” e “stoccare” ottomila metri cubi di viadotto.
E’ stato fissato per il 20 aprile prossimo “l’appuntamento” tra il giudice per l’udienza preliminare Alessandra Vella e un 45enne reo di avere abusato sessualmente della nipote di 16 anni.