Rinvio a giudizio per un 47enne di Agrigento accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minacce e violazione del divieto di avvicinamento.
Nuova udienza al Tribunale di Agrigento nell’ambito del processo che vede coinvolto un giovane medico agrigentino accusato di omicidio stradale dopo il tragico incidente avvenuto alle prime ore dell’alba del 2 agosto dello scorso anno lungo la statale 189, nei pressi del bivio per Fontanelle.
Rinviati a giudizio due agrigentini di 23 e 34 anni, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di munizioni. Con loro un terzo indagato che però è stato prosciolto.
Sarà Alessandra Vella il Gup del Tribunale di Agrigento che dovrà decidere se rinviare, o meno, a giudizio i quattro medici dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo l’inchiesta nata dalla morte di un 48enne di Palma di Montechiaro, deceduto lo scorso 26 maggio a causa di un infarto addominale.
Sarà il Gup Alessandra Vella a prendere la decisione se rinviare o meno a giudizio i quattro medici in servizio all’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, coinvolti nella videnda relativa alla morte del 48enne di Palma di Montechiaro deceduto lo scorso 26 maggio dopo un ricovero.
Non si è risparmiato Giuseppe Burgio di fronte all’interrogatorio del Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, avvenuto ieri al carcere Petrusa, dove l’imprenditore agrigentino è stato condotto nei giorni scorsi con l’accusa di bancarotta fraudolenta, nell’ambito dell’operazione denominata “Discount”.
“Rinvio a giudizio” è questa la decisione presa dal giudice per l’udienza preliminare Francesco Provenzano, nei confronti di un netturbino e della sua compagna.
A pochi giorni dall’udienza preliminare che ha come “protagonista” Veronica Panarello, fissata per il prossimo 19 novembre, ecco che si assiste ad un vero e proprio colpo di scena.