La sig.ra C.D. , di anni 46, di Porto Empedocle, titolare dell’omonima ditta operante nel settore della produzione di energia elettrica, nel 2017 risultava destinataria da parte della Prefettura di Agrigento di una informativa interdittiva antimafia.
Nel 2012, il Sig. P.G, piccolo imprenditore agricolo, aveva richiesto ed ottenuto un contributo quale premio di primo insediamento a valere sulle misure del PSR Sicilia 2007/2013.
Un’impresa edile, con sede a Favara (AG), nel Maggio del 2019, assistita dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, aveva adito il T.A.R. Sicilia, sede di Palermo, al fine di ottenere l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento con il quale la Prefettura di Agrigento aveva respinto la propria richiesta di rinnovo dell’iscrizione alla “white list” (l’elenco
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il ricorso presentato dai legali della società Hydortecne che, come si ricorderà, fu colpita da una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Agrigento.
Respinto dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia il ricorso proposto dalla società “Hydortecne” colpita dall’interdittiva antimafia emessa nel febbraio scorso dalla Prefettura di Agrigento.
Sarà discussa il prossimo 18 settembre dai giudici del Tribunale Amministrativo per la Sicilia la vicenda relativa all’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Agrigento nei confronti delle società del gruppo Campione.
Sarebbe una delle società collegata a Girgenti Acque e sussisterebbero “elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa” poichè essa fa “capo alla medesima compagine proprietaria a carico della quale, nel novembre del 2018 sono stati accertati i presupposti interdittivi”.
Dopo Girgenti Acque anche la società Hydortecne avrebbe ricevuto stamani una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Agrigento.
Niente sospensiva dell’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Agrigento nei confronti di Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio idrico in gran parte dei comuni dell’agrigentino.
La società B.C. srl (in precedenza denominata C.I. &c snc) aveva ottenuto un contributo di circa un milione e mezzo di euro nell’ambito di un patto territoriale per la realizzazione di un programma di investimenti destinato all’ammodernamento di un villaggio turistico.