Rafforzamento finanziario, contributi alle imprese che assumono, aumento delle risorse per i Comuni, fondi per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali e per la stabilizzazione del precariato storico, investimenti nei servizi essenziali e per il contrasto agli incendi.
Presentare le linee guida della prossima Finanziaria e ascoltare le esigenze dei Comuni. Nuovo momento di confronto, a Palazzo d’Orléans, su Legge di stabilità e Bilancio 2024-2026.
Approvati, dall’Assemblea regionale siciliana, Bilancio e Legge di stabilità 2021-2023 che segnano un rafforzamento delle misure di ristrutturazione finanziaria della Regione Siciliana nel solco dell’impostazione data dal governo Musumeci.
Il governo Musumeci ha approvato il disegno di legge di Stabilità e il Bilancio di previsione 2021-23 della Regione Siciliana.
“Lunedì prossimo l’Assemblea regionale avvierà la fase conclusiva dei lavori della Legge di Stabilità Finanziaria per fornire risposte concrete al popolo siciliano, penalizzato oltremisura dagli effetti del Coronavirus”.
“Una serie di emendamenti per aumentare la dotazione finanziaria e rendere immediati e reali gli interventi di ristoro a favore delle piccole e medie imprese del nostro territorio”.
La Giunta di governo ha approvato la Legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione per il 2019. I documenti contabili saranno presentati giovedì all’Assemblea regionale siciliana.
Si è chiusa ieri la lunga maratona della Commissione bilancio sulla legge di stabilità in cui è stato approvato anche l’emendamento, firmato dall’onorevole Tonino Moscatt, sulla proroga della moratoria tributi concessa nel 2011 a Lampedusa e Linosa.
“La proroga delle attività dei precari siciliani scongiura un’emergenza occupazionale senza precedenti, evitando che l’ attività amministrativa della stragrande maggioranza dei Comuni siciliani risentisse gravemente della mancanza dell’ apporto di personale che da anni svolge compiti di istituto”.
Il deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, denuncia l’assoluta indifferenza del Governo Renzi verso la Sicilia testimoniata dalla legge di stabilità.