Interessante convegno dell’Istituto Tecnico di Naro, Federico II, che ha ospitato importanti relatori sul tema “Rischiamo di star bene”. Attratti e concentrati, gli studenti dell’I.T. hanno trascorso dei momenti di coinvolgimento davvero gradevole ed interessato.
Non sarebbe in pericolo di vita il narese 56enne che è rimasto ustionato dopo aver appiccato un incendio ad alcune sterpaglie nel suo terreno. I medici dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento hanno infatti diagnosticato ustioni di primo grado.
Un 56enne agrigentino è rimasto ferito dopo avere bruciato alcune sterpaglie in un terreno di sua proprietà, nei pressi del bivio per Naro.
Avrebbe accatastato alcune pedane in legno davanti la saracinesca di un supermercato e poi avrebbe appiccato il fuoco. E’ accaduto a Naro, nella notte fra sabato e domenica dove, fortunatamente, è stato un passante ad accorgersi del rogo e a spegnerlo prima che lo stesso causasse danni.
All’Istituto Federico II di Naro è stato festeggiato l’inizio del nuovo anno scolastico ed è stata grande accoglienza per gli studenti delle prime classi.
Naro, città ricca di storia e tradizione, si prepara a un nuovo capitolo all’insegna dell’impegno per la crescita e il coinvolgimento dei giovani. Questo nuovo corso prende vita con la nomina di Vincent Cancemi come Responsabile di Gioventù Nazionale, il movimento politico giovanile di Fratelli d’Italia.
Un extracomunitario originario del Ghana deve rispondere delle ipotesi di reato di minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale poiché accusato di avere insultato e minacciato i militari dell’Arma dei Carabinieri intervenuti nel centro di Naro dopo una segnalazione.
Un incendio ha danneggiato le piante di vite in un terreno di contrada “Gibbesi” a Naro, confiscato alla mafia e affidato alla cooperativa “Rosario Livatino-Libera Terra”.
Al via da Naro gli incontri di animazione nei comuni che fanno parte del Gal Sicilia Centro Meridionale in vista della nuova programmazione2021-2027.
La P. s.r.l., di Naro, richiedeva di confermare la permanenza presso l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, ossia la ben nota white list, tenuta dalla Prefettura di Agrigento.