Una storia di violenze gratuite e sevizie termina con la condanna a 26anni di carcere. A dover passare i suddetti anni in “gattabuia” due nigeriani. Il 46enne e il 26enne, giunti in Italia nel 2017 e fermati dagli agenti della Squadra mobile di Agrigento, una volta interrogati dal Gip, avrebbero timidamente ammesso solo parte degli […]

Dopo il fermo da parte della Squadra Mobile di Agrigento dei tre nigeriani accusati di gravissimi crimini quali associazione per delinquere finalizzata alla tratta ed al traffico di esseri umani, sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza sessuale, omicidio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il pm delegato dalla Dda di Palermo, Salvatore Vella, ha

Violenze e vere e proprie torture. Racconti choc da parte di alcuni migranti che hanno vissuto momenti da vero “incubo” nell’ex base militare “Casa Bianca” a Sabratah in Libia prima del “viaggio della speranza” verso l’Italia.

La Polizia di Stato di Agrigento, ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo a carico di tre nigeriani sbarcati a Lampedusa lo scorso 16 aprile.

Scarcerato il 28enne accusato di avere sparato a due nigeriani dopo una lite. I giudici del Tribunale di Agrigento, hanno accolto le tesi difensive degli avvocati Salvatore Tirinnocchi e Antonino Gaziano, concedendo a Giuseppe Fanara i domiciliari.
Rito abbreviato per i 3 nigeriani accusati di tentato omicidio e sequestro di persona, è questa la formula scelta dai loro difensori per l’udienza preliminare che si terrà il 6 Ottobre prossimo davanti al gip di Palermo Roberto Riggio.