Mons. Giuseppe Liberto 78 anni, Direttore (oggi a riposo) del Coro della “Cappella Sistina del Vaticano” e stretto collaboratore di numerosi Pontefici, uno dei più significativi rappresentanti dello Stato d’oltre Tevere – è stato sentito stamani dal Giudici del Tribunale di Agrigento quale teste e parte offesa nel processo a carico di due empedoclini, un […]
Verte verso la fine il processo scaturito dall’inchiesta denominata “Kerkent” e condotta dalla Dda che ha sgominato un presunto traffico di droga ed estorsioni che sarebbero state messe in piedi dal presunto boss agrigentino Antonio Massimino.
Chiesta dal pm di Agrigento la condanna a 24 anni di reclusione per l’ottantenne ritenuto essere l’auto dell’omicidio avvenuto il 2 luglio del 2018 in una zona di contrada “Caltafaraci” nel rione di Favara Ovest.
“Dagli elementi del quadro probatorio in atti emerge che il Clemente ha mostrato una condotta totalmente incompatibile con la volontà di partecipare ad una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti“.
Non tutti i reati sarebbero prescritti, quindi avanti con il troncone del processo scaturito dall’inchiesta sul presunto giro di prostituzione in un locale agrigentino.
Vi sarebbero stati in passato degli scontri e dei dissidi. Sarebbe questo, in sintesi, quanto emerso nel corso dell’ultima udienza nel processo a carico di un ottantenne di Favara accusato dell’omicidio del 73enne Baldassere Contrino avvenuto a colpi di pistola nel luglio del 2018 mentre la vittima si trovava sul suo trattore.
Finisce a processo poiché accusato di avere violentato le sue figlie. Nei guai – secondo quanto riportato dal quotidiano “La Sicilia” – un romeno che dopo una condanna a 8 anni di reclusione finisce ora nuovamente a processo con l’accusa di avere abusato di una delle figlie che, all’epoca dei fatti, aveva sei anni.
Sono in tutto quattro le richieste di condanna effettuate dal pm nell’ambito del processo che si sta svolgendo davanti la Corte di Assise di Trapani nell’ambito dell’operazione “Barbanera” su una presunta tratta di clandestini con contrabbando.
Avrebbe rapinato e minacciato un giovane 19enne. E’ con questa accusa che un 47enne favarese è finito sotto processo.
Nuova udienza davanti ai giudici della Corte di Appello di Palermo nel processo che vede imputati un netturbino 53enne e la compagna 38enne, accusati di violenza sessuale ai danni della figlia di quest’ultima all’epoca dei fatti minorenne.