Ammonterebbero a ben 211 i migranti tratti in salvo in acqua internazionali dalla Sea Watch.
Agrigento, fuggono da una struttura di accoglienza al Villaggio Mosè: i migranti erano in quarantena
“Scene di guerriglia urbana” al Villaggio Mosè dopo che alcuni ospiti di una struttura di accoglienza nel quartiere agrigentino si sarebbero allontanati facendo così scattare l’allarme.
Con un parere del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia, l’assessorato regionale alla Salute ha disciplinato le procedure sanitarie per quanti hanno fatto rientro nell’Isola dal 18 maggio al 2 giugno 2020 compreso. Dal 3 giugno scorso, con l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è infatti venuto meno
Quarantena terminata per ben 106 migranti “ospiti” della nave Moby Zazà.
Sono tre gli agrigentini che fra il 15 ed il 16 maggio dopo essere tornati dal Nord Italia si sarebbero autodenunciati al Comando della Polizia Municipale di Agrigento.
Dopo avere accolto i primi migranti per la quarantena a Porto Empedocle, la nave “Moby Zaza” è partita per la volta dell’isola di Lampedusa.
Nella giornata di ieri si sono concluse le operazioni di trasbordo dei migranti dalla nave traghetto della Caronte & Tourist alla nave Moby Zaza, nave dove i migranti rispetteranno la quarantena imposta dall’emergenza Covid-19.
Sarebbero quattro gli ultimi agrigentini rientrati dal Nord Italia che si sarebbero correttamente autodenunciati come prevedono le disposizioni in materia di contenimento da diffusione da Coronavirus.
Sarebbero in tutto ventisei le persone rientrate ad Agrigento tra l’8 e l’11 maggio dal Nord Italia e che, così come prevedono le disposizioni in materia, si sarebbero autodenunciate chiamando il centralino della polizia locale.
Dopo l’arrivo a Porto Empedocle della nave-quarantena “Moby Zaza”, si attende l’ispezione da parte della Commissione istituita per la verifica di idoneità.