E’ stata disposta la ricollocazione delle persone presenti all’interno di una struttura d’accoglienza che, a seguito del controlli effettuati dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo unitamente ai colleghi delle Stazioni di Canicattì e Racalmuto, presenterebbe delle carenze igienico-sanitarie e problemi strutturali.
Un cittadino originario della Costa d’Avorio è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di danneggiamento.
Aperto dalla Procura della Repubblica di Agrigento un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti dopo l’incendio all’autodromo “Valle dei Templi” di Racalmuto – attualmente posto sotto amministrazione giudiziaria – che ha danneggiato una barriera di protezione costituita da pneumatici, per una lunghezza di cinque metri.
Un incendio ha minacciato una casa di campagna in contrada “Montagna-Gentile” a Racalmuto. Le fiamme – probabilmente appiccate da qualcuno – si sono propagate a causa delle sterpaglie ed hanno provocato ingenti danni all’immobile.
Sorpresi a lavorare “in nero” e senza alcun permesso di soggiorno. Sarebbero cinque gli operai di nazionalità tunisina scoperti dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro del Comando provinciale di Agrigento, unitamente ai loro colleghi della Compagnia di Canicattì, nell’ambito di un mirato controllo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sia la Questura, sia le amministrazioni cittadine dei Comuni di Agrigento e Racalmuto, “non hanno vietato le manifestazioni con l’impiego degli equini”, bensì solo posto le condizioni richieste dalla vigente normativa per lo svolgimento degli eventi in sicurezza.
È al lavoro il gruppo di professionisti incaricato di pianificare le opere di consolidamento del costone roccioso che sovrasta la via Generale Macaluso, nel centro storico di Racalmuto, nell’Agrigentino.
Sarebbe andato fra le campagne a raccogliere origano in contrada “Castelluccio” a Racalmuto ma, a un certo punto, si sarebbe smarrito. Protagonista un 85enne che – dopo le ricerche – è stato trovato in stato confusionale a circa tre chilometri da dove era stato visto l’ultima volta.
E’ accusato di avere massacrato, uccidendoli, i genitori con ben 47 colpi di mannaia. I fatti risalgono allo scorso 13 dicembre, per il giorno di Santa Lucia, quando l’uomo avrebbe agito all’interno della loro abitazione.
Dopo la sospensione dell’affidamento in prova, un 42enne di Racalmuto è stato tradotto presso il carcere “Di Lorenzo” di Agrigento. I militari dell’Arma dei Carabinieri della locale Stazione hanno infatti dato esecuzione al decreto emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Agrigento.