Sono 350 complessivamente i ricci di mare sequestrati in località “Lido” a Sciacca dagli uomini della Guardia Costiera impegnato in una specifica attività di controllo sulla filiera ittica, finalizzata al contrasto della pesca illegale.
E’ iniziata la stagione estiva e con essa anche i pescatori di frodo di ricci.
Continuano, ma non in modo indisturbato, ad alterare la fauna marina del litorale saccense, si tratta dei cacciatori di ricci. Stavolta, ad essere fermati sono stati padre e figlio che si sarebbero spacciati per pescatori sportivi.
8 mila euro di multa più il sequestro di tutta l’attrezzatura.
Stava pescando esemplari di riccio di mare nei pressi di Menfi, a Porto Palo. Un pescatore che è stato “beccato” dai militari della Guardia Costiera che hanno elevato una maxi multa poiché i ricci prelevati in un periodo vietato.
Nell’ambito di controlli congiunti tra la Capitaneria di Porto Empedocle e la Polizia Ferroviaria di Agrigento, è stata posta in essere un’attività volta a contrastare la pesca illegale di prodotti ittici.
Beccati grazie alla preziosa collaborazione tra forze dell’ordine e attenti e coscienziosi cittadini.
Avrebbero fatto incetta di ricci di mare.
Un bilancio quasi da record quello registrato dall’Ufficio circondariale marittimo di Sciacca. Sono stati infatti ben 5.357 i chili di ricci di mare sequestrati nel 2017 dopo i controlli e le ispezioni effettuate soprattutto durante il periodo estivo.
I Carabinieri della compagnia di Licata hanno elevato una sanzione amministrativa di 4 mila euro ad un quarantenne trovato in possesso di 80 ricci di mare, frutto di attività di pesca.