La Procura di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio per un 26enne empedoclino, accusato di detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni, oltre che di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Un duro colpo è stato inferto alle famiglie mafiose di Agrigento, Villaseta e Porto Empedocle con una vasta operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento.
E’ accusato di avere maltrattato, minacciato e usato violenza nei confronti della compagna, una donna più grande di oltre dieci anni. Il pubblico ministero, titolare del fascicolo di inchiesta, ha chiesto per un giovane 24enne agrigentino il rinvio a giudizio.
Il gup del Tribunale di Bologna ha disposto un rinvio a giudizio e una condanna nei confronti di due imputati agrigentini coinvolti nella maxi inchiesta sull’utilizzo di telefoni cellulari da parte dei detenuti nel carcere del capoluogo emiliano.
Rinvio a giudizio per un 44enne di Palma di Montechiaro che, nel febbraio dello scorso anno, avrebbe sparato dapprima contro i genitori – ferendoli – e, successivamente, avrebbe ucciso in piazza un imprenditore 65enne.
Disposto il rinvio a giudizio per tre persone, un odontotecnico un direttore sanitario e un amministratore di una clinica di Aragona. Il primo sarebbe accusato di esercizio abusivo della professione, gli altri due imputati per avere determinato l’odontotecnico ad esercitare abusivamente dirigendone l’attività.
Avrebbe costretto la vittima a subire atti sessuali contro la sua volontà rinchiudendola dentro una stanza dell’appartamento al fine di commettere tali atti.
Disposto dal gup del Tribunale di Agrigento il rinvio a giudizio per sette imputati (per due disposto il non luogo a procedere) accusati di avere procurato ad alcuni immigrati, giunti clandestinamente in Italia, biglietti di viaggio e documenti al fine di evitare i controlli e i relativi rimpatri.