Come tradizione vuole, anche quest’anno l’uscita di “San Calogero“, per la prima domenica di luglio, è stata accolta da migliaia di fedeli in attesa di abbracciare l’amato “Santo Nero”.
Al grido di “E chiamiamu a ccù n’aiuta…Evviva San Calò” siamo cresciuti un po’ tutti noi agrigentini. L’attesa è finita e anche quest’anno agrigentini, e non, sono in trepida attesa per l’inizio delle celebrazioni per “San Calogero“.
Si sono conclusi ieri sera i festeggiamenti in onore di San Calogero.
“Schiacciati dalla fede“, potrebbe essere il titolo del film i cui protagonisti sono due portatori di San Calogero.
Della festa di San Calogero, se ne parla da tempo immemore. Saranno stati i nostri nonni a raccontarci per primi delle “meraviglie” delle prime due domeniche di luglio, e prima di loro i nonni dei nostri nonni.
“Con l’omelia profonda sull’idea di città e sul protagonismo civico, del nostro Cardinale Francesco Montenegro, pronunciata questa mattina nel santuario, si è ufficialmente aperta la festa del nostro San Calogero. La festa della città. Buona festa a tutti noi!“.
Si sono conclusi i festeggiamenti in onore di San Calogero, il Santo Nero amato e venerato dagli agrigentini e non solo. Un bagno di folla ha accolto anche quest’anno il simulacro del Santo per la serata conclusiva che lo ha visto “sfilare” per le vie di Agrigento.
“A prima duminica pi i furasteri a secunna pi i giurgintani” questo è ciò che recita la tradizione della festa di San Calogero che vedrà il culmine proprio oggi.
Si è conclusa con la consuetudinaria “Maschiata” di giochi pirotecnici la prima domenica che inaugura i festeggiamenti in onore di San Calogero.
Folla di devoti, folla di gente legata alla tradizione o semplicemente curiosi che sono accorsi per celebrare San Calogero sotto il solo cocente della prima domenica del mese di luglio.