Scarpe e calze con marchi contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza di Porto Empedocle che verranno distribuiti ai migranti sbarcati nelle scorse settimane sulle coste agrigentine.
Avrebbe ordinato su internet un giubbotto femminile di una nota marca, ma all’arrivo del pacco l’amara sorpresa. All’interno vi erano delle scarpe da donna.
Ha dovuto denunciare la truffa ai poliziotti della Caserma “Anghelone” di via Crispi ad Agrigento. Una donna agrigentina che, dopo l’acquisto on-line di un paio di scarpe marcate, si è vista recapitare un pacco vuoto.
Le scarpe sono un elemento dell’outfit che può davvero fare la differenza anche nel guardaroba di un uomo: abbinare scarpe di alta qualità e durevoli nel tempo, infatti, è ormai diventata una necessità sia per quanto concerne l’ambito professionale che il tempo libero.
Juventus, Inter, Napoli e Roma. Sono alcune delle principali squadre di calcio che con le loro ultime prestazioni in Europa stanno riabilitando il calcio italiano. Sono trascorsi anni da quando l’Italia faceva appassionare il mondo intero per le sue grandi imprese.
Si finge un cliente e dopo essersi provato un paio di scarpe in un negozio della centralissima via Atenea, ad Agrigento, riesce a darsele a gambe levate.
Sarà donata alla Caritas la merce sequestrata dalla Polizia Municipale di Agrigento agli ambulanti che abitualmente vendono i loro prodotti in via Atenea.
Per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, nei comuni ricadenti nel territorio della compagnia di Canicattì sono stati effettuati controlli nei mercati settimanali.
Nel contesto dei festeggiamenti del “ferragosto ravanusano”, a Ravanusa i militari della locale stazione Carabinieri unitamente a personale della stazione Carabinieri di Campobello di Licata, segnalavano in stato di
Domenica pomeriggio, un giorno qualunque per una passeggiata sul lungomare sanleonino. Molti gli agrigentini che dopo il ferragosto hanno preferito “smaltire” la lunga giornata di festa estiva passeggiando e soffermandosi in quegli stand messi a disposizione dal Comune di Agrigento per il “mercatino etnico“.