“Faccio appello al Ministro dell’interno Salvini e al sottosegretario Luigi Gaetti affinché rivedano la decisione della revoca della scorta al testimone di giustizia Vincenzo Conticello”.
Guidati dal senatore Mario Michele Giarrusso (in foto copertina), una delegazione di parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle è stata ricevuta dal Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, al quale è stato consegnato un documento per chiedere un nuovo esame della posizione dell’imprenditore agrigentino e testimone di giustizia Ignazio Cutrò (in foto a sinistra) che
“Chi ha dato il proprio contributo alla lotta alla mafia deve essere tutelato dallo Stato. Togliere la scorta al testimone di giustizia Ignazio Cutrò è una scelta che non condividiamo assolutamente e che speriamo venga al più presto rivista.
“La mia famiglia ed io non avremo più la protezione da parte dello Stato. Eppure appena due mesi fa un boss è stato intercettato mentre parlava di me e delle rotture di coglioni che ho provocato alla mafia locale“.
L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia fa appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché si faccia tutto il possibile per proteggere la famiglia Cutrò e sopratutto si faccia chiarezza su come sia stato possibile che la Commissione Centrale del Ministero degli interni abbia revocato le speciali misure di protezione mettendo così a grave
Resta sotto la tutela delle Forze dell’Ordine il commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara (in foto), dopo le minacce ricevute sul tema delle demolizioni delle costruzioni abusive.
Assegnata la tutela al commissario straordinario di Licata, Maria Grazia Brandara, oggetto di minacce sulla vicenda relativa alle demolizioni delle costruzioni abusive.
Sarebbero venute meno le esigenze di protezione nei confronti di Ignazio Cutrò, (l’ex) imprenditore e testimone di giustizia di Bivona, e della sua famiglia.
Dopo l’intimidazione avvenuta nei giorni scorsi ai danni dell’auto della moglie del dirigente comunale del dipartimento Urbanistica e Lavori pubblici di Licata, Vincenzo Ortega, su proposta del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Agrigento Nicola Diomede, il Ministero dell’Interno ha assegnato la