Chiesto dalla Procura della Repubblica di Palermo sei rinvii a giudizio per altrettanti soggetti coinvolti nell’inchiesta denominata “Giano Bifronte”, che ipotizza un presunto giro di tangenti all'”Irfis” mascherate da consulenze ed in cambio di finanziamenti a tasso agevolato.
I giudici della Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Palermo hanno emesso sentenza di “non doversi procedere” nei confronti di alcuni professionisti, imprenditori, funzionari e dirigenti tecnici finiti nei guai nell’ambito dell’inchiesta denominata “Self Service” che ipotizzava un presunto giro di tangenti all’Ufficio tecnico comunale di Agrigento in cambio di
Ha preso il via il processo nato dall’inchiesta denominata “Giano Bifronte” condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento nel giugno del 2017 che ipotizza un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati.
Chieste dal sostituto procuratore generale di Palermo otto condanne al processo d’Appello nato dall’inchiesta denominata “Self Service” che ipotizza un giro di presunte tangenti all’Ufficio Tecnico comunale di Agrigento in cambio di licenze edilizie.
Giudizio abbreviato per il 48enne Giuseppe Nigro, dirigente dell’ufficio Ambiente del Comune di Campobello di Licata, accusato di concussione per avere preteso una tangente da alcuni imprenditori che stavano eseguendo dei lavori con l’Ente di smaltimento di rifiuti speciali.
Chiesti diciassette rinvii a giudizio dopo l’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento, denominata “Giano Bifronte” che ipotizza un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati.
Dopo anni di udienze che venivano tenute settimanalmente, un infortunio del giudice che presiede la sezione penale del Tribunale di Agrigento, potrebbe portare alla prescrizione di alcuni reati.
Inchiesta “self service” atto secondo.
Il gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, archivia il caso relativo alle presunte tangenti per i piani costruttivi dietro l’approvazione del Piano Regolatore Generale di Agrigento.
Slittano le udienza dei due “tronconi” nate dall’inchiesta denominata “Duty Free” sul presunto giro di tangenti che ha coinvolto il mondo dell’imprenditoria agrigentina e alcuni esponenti dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento.