Niente licenziamento per un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, coinvolto nell’inchiesta denominata “Duty Free” che nel dicembre del 2015 portò a sgominare un presunto giro di tangenti in cambio di favori su sanzioni tributarie.
Sono otto gli imputati che torneranno in udienza il prossimo 11 luglio nell’ambito del processo d’appello scaturito dall’inchiesta “Self Service” su un presunto giro di tangenti all’Ufficio tecnico del Comune di Agrigento.
Un altro protagonista dell’inchiesta “Duty Free”, torna “libero”.
Dopo la notizia, riportata in anteprima dal settimanale Grandangolo, sulle presunte tangenti elargite a personaggi noti dello scenario politico locale sulla vicenda rigassificatore di Porto Empedocle, si registrano le prime reazioni del mondo politico locale.
L’inchiesta “Duty Free” miete le “prime vittime”.
Assolto dopo quattro processi Salvatore Petrotto (in foto).
L’ex sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis (in foto) è stato condannato dalla prima sezione della Corte di appello di Palermo a 7 anni e 3 mesi di reclusione.
Emessa ieri pomeriggio la sentenza del processo denominato “Self Service” sul presunto giro di tangenti all’Ufficio Tecnico Comunale di Agrigento inerenti il rilascio di licenze edilizie.
Ribaltata in appello la sentenza che in primo grado aveva visto condannato Vincenzo D’Ancona (in foto). Come si ricorderà l’ex presidente del Consiglio comunale di Lampedusa è stato accusato di aver chiesto una mazzetta all’imprenditore Massimo Campione, balzato di recente agli onori della cronaca perché trovato in possesso della famosa black list contenuta nel suo […]
Continuano ad emergere particolari sull’inchiesta “Black list” dopo il ritrovamento del “libro mastro” in possesso dell’imprenditore agrigentino Massimo Campione.