L’offensiva del crimine che approfitta dell’emergenza mondiale determinata dalla pandemia è solo all’inizio.
Il crimine coglie l’emergenza come una possibile fonte di lauti guadagni. Ed è, in particolare, il cybercrime ad essere particolarmente attivo a causa dell’aumento esponenziale degli utenti connessi in numero crescente in ragione della quarantena cui siamo sottoposti.
Quanto successo in Italia in merito alle speculazioni relative alla vendita online di comuni prodotti di igiene venduti come disinfettanti ma senza alcuna certificazione, mascherine, e financo farmaci spacciati per curativi o aventi natura preventiva rispetto al covid-19, si sta propagando anche nel resto d’Europa.
Fioccano le denunce per truffa alla polizia di Agrigento. Due gli episodi che hanno visto protagonisti, loro malgrado, due agrigentini.
I giudici del Tribunale di Palermo aprono la strada all’ipotesi scarcerazione per un giovane 29enne di Favara finito nei guai nei mesi scorsi con l’accusa di essere l’autore di una serie di truffe on-line.
Investire sui mercati finanziari è un metodo per guadagnare e arrotondare lo stipendio attraverso azioni, titoli, monete, fondi e altri prodotti altamente remunerativi. Ovviamente per poter avere dei guadagni è bene conoscere i mercati e affidarsi a broker online seri.
Rinviata al prossimo 10 dicembre l’udienza nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta denominata “Pacchi.it” che ipotizza un giro truffe online con la simulazione di vendite e acquisti.
Per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Agrigento il prossimo 24 maggio, presso la biblioteca “Franco La Rocca” in piazzale Aldo Moro, si terrà un incontro con personale dell’Arma dei Carabinieri sul tema, sempre attuale, delle truffe ai danni degli anziani.
Alle prime luci dell’alba i militari della Guardia di Finanza di Gela su delega della locale Procura della Repubblica hanno tratto in arresto quattro soggetti residenti tra Niscemi e Butera accusati di far parte di un collaudato sodalizio criminale dedito alle truffe e alla ricettazione.
Udienza preliminare per sette imputati finiti nei guai dopo l’inchiesta dei Carabinieri denominata “Pacchi.it“.