I poliziotti del Commissariato di Polizia di Licata hanno arrestato due uomini, padre e figlio, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento.
La Polizia di Stato di Agrigento ha eseguito una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento a carico di C.G. (cl. 1978) residente a Canicattì, disoccupato, percettore di reddito di cittadinanza, responsabile dei reati di usura ed estorsione ai sensi degli artt. 644 e 629 c.p.
Chiesta dal pubblico ministero della Dda di Palermo la condanna a sedici anni di reclusione per un 50enne e a quattordici anni per il figlio 25enne accusati di usura aggravata e tentata estorsione con metodo mafioso.
Lunedì 29 e martedì 30 novembre, si sono tenute due giornate di riflessione sulle tematiche del contrasto all’usura e al racket delle estorsioni promosse grazie alla forte sinergia tra la Prefettura di Agrigento, la Legione Carabinieri Sicilia ed il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Agrigento.
Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno dato esecuzione, su richiesta della Procura della Repubblica di Sciacca, che ha coordinato le indagini, all’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip, del Tribunale di Sciacca, applicando n° 4 misure degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti, tre residenti a
Sono accusati di concorso in estorsione aggravata ed usura. Per due fratelli di 69 e 64 anni di Canicattì il pubblico ministero ha chiesto la condanna rispettivamente a 4 anni e otto mesi e 6 anni di reclusione.
L’indagine sui fratelli canicattinesi Antonio e Giuseppe Maira, arrestati il 9 dicembre 2019 con l’accusa di essere responsabili di usura ed estorsione, è ad una svolta.
I Carabinieri e la Squadra Mobile di Agrigento hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due fratelli di Canicattì, rispettivamente 63enne e 69enne, accusati di usura ed estorsione aggravata.
I Carabinieri e la Squadra Mobile di Agrigento hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due fratelli di Canicattì, rispettivamente 63enne e 69enne, accusati di usura ed estorsione aggravata.
Un’altra iniziativa del Sindaco di Naro on. Maria Grazia Brandara che prosegue sulla strada dell’incessante azione tesa al rispetto delle regole ed alla tutela di chi si schiera al fianco della legge e contrasta la criminalità organizzata.