Tornano a colpire ed ancora una volta è l’inciviltà di certa gente che mostra il lato più oscuro di una Agrigento che pian piano cerca di risollevarsi anche con piccole cose.
Sono state delle feste ad Agrigento all’insegna anche degli atti vandalici.
Vandali in azione ad Agrigento durante il fine settimana. Ad essere presi di mira alcuni vasi di un cortile della via Atenea.
Dissapori fra vicini di casa che, inevitabilmente, si sono trasformati in una vera e propria lite. A Porto Empedocle è dovuta intervenire la Polizia per sedare gli animi fra due cinquantenni.
Sdegno e profonda amarezza tra gli amministratori e i cittadini di Palma di Montechiaro dopo che a distanza di qualche mese, ignoti vandali hanno distrutto nuovamente i vasi con i fiori posizionati all’ingresso della località balneare della città del Gattopardo. Stamattina l’amara scoperta, con i residenti che erano sbigottiti da questo accanimento senza senso.
Su iniziativa dell’Accademia di Belle arti “Michelangelo” di Agrigento è stata completata la collocazione dei 112 vasi al viale della Vittoria.
Un braccio di ferro tra civiltà e inciviltà, tra senso del bello e amore per la distruzione, tra protagonismo civico e disfattismo civico.
Vandali in azione al Viale della Vittoria, ad Agrigento. Dopo aver distrutto i vasi in ceramica opera del “protagonismo civico” di alcune attività commerciali della zona, anche uno dei nuovi vasi installati grazie all’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” diretta dal professore Alfredo Prado è andato distrutto.
“Rispettare la nostra città è rispettare noi stessi“. E’ così che il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, commenta dopo l’opera di vandali che hanno distrutto uno dei nuovi vasi installati al Viale della Vittoria a cura dell’Accademia di Belle Arti “Michelangelo”.
Vandali in azione al Viale della Vittoria, ad Agrigento. Dopo aver distrutto i vasi in ceramica opera del “protagonismo civico” di alcune attività commerciali della zona, anche uno dei nuovi vasi installati grazie all’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” diretta dal professore Alfredo Prado è andato distrutto.