Se oggi vi è grande attesa per la riunione dell’amministrazione comunale con i vertici dell’Anas per discutere sul futuro e sulle ipotesi del Viadotto Morandi, la giornata di ieri non è stata certo foriera di buoni propositi.
Futuro del viadotto Morandi di Agrigento. Domani l’atteso incontro fra l’amministrazione comunale di Agrigento guidata dal Sindaco Lillo Firetto ed i vertici dell’Anas.
“La spesa prevista per la sua ristrutturazione si aggirerebbe sui 30 milioni di euro. Anche sulla base di tale constatazione ma soprattutto sulla evidente invasività dell’opera che deturpa il paesaggio della Valle sia visivamente sia direttamente incidendo con i suoi piloni su aree archeologiche ricche di testimonianze della città antica, si pone il quesito se
“Sul futuro del Viadotto Morandi di Agrigento Anas condivide l’ipotesi avanzata dal sindaco Calogero Firetto di riconsiderare gli interventi di manutenzione previsti e di rivalutare, invece, percorsi alternativi”.
Se il crollo del ponte Morandi a Genova ha inevitabilmente inaugurato una nuova riflessione sullo stato delle infrastrutture in Italia, il riferimento con il viadotto Akragas di Agrigento sembra il primo anello di congiunzione con la tragedia in Liguria.
“La posizione di Mareamico sul ponte Morandi è sempre stata la stessa: chiusura al traffico del viadotto Akragas uno, progettazione e costruzione di una viabilità alternativa poco impattante dal punto di vista paesaggistico e successiva eliminazione dell’obbrobrio“.
“In merito agli ultimi aggiornamenti del dibattito intorno ai viadotti Akragas I e II, siamo costretti, nostro malgrado, a rinnovare un invito alla politica a non affrontare sull’onda dell’emozione questioni d’importanza collettiva come quelle della dotazione infrastrutturale del nostro territorio, della viabilità e della messa in sicurezza
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