fbpx
Politica

Terme di Sciacca, La Rocca Ruvolo e Gallo: “Schifani e Falcone pronti a incontrare Comitato civico”

“Alla luce della nota del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca e tenuto conto della grande importanza che per il governo regionale riveste la riapertura delle terme saccensi, il presidente Renato Schifani e l’assessore all’Economia, Marco Falcone, hanno già dato disponibilità a poter incontrare i rappresentanti del comitato, il sindaco di Sciacca e i deputati dell’Agrigentino, mercoledì 14 giugno alle ore 12, per fare il punto sulle iniziative che sta mettendo in campo la Regione per riqualificare il patrimonio termale siciliano”. Lo fanno sapere in una nota i deputati di Forza Italia all’Ars Margherita La Rocca Ruvolo e Riccardo Gallo.

L’onorevole Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore regionale per l’Economia, chiedendo di “assumere iniziative urgenti finalizzate alla riqualificazione e alla rinnovata funzionalizzazione del complesso termale di Sciacca, attraverso una proposta progettuale da inserirsi nel nuovo piano strategico di Cassa depositi e prestiti Real Asset Sgr e/o in altri ambiti di risorse finanziarie, al fine di avviare ad una felice conclusione la decennale questione del complesso termale di Sciacca”.
Pace, insieme ai colleghi Michele Catanzaro e Angelo Cambiano, rileva che “l’azienda autonoma “Terme di Sciacca”, in liquidazione ai sensi della legge regionale 12 maggio 2010, n.11 e s.m.i. avrebbe dovuto, cedendo le quote azionarie alla Regione siciliana, essere valorizzata attraverso bandi di gara ad evidenza pubblica rivolti a soggetti privati che avessero preso in gestione il complesso idrotermale, nonché le attività accessorie dell’azienda termale, ma dall’epoca in cui la Regione stabilì, con legge regionale, la liquidazione dell’azienda autonoma Terme di Sciacca ad oggi, nessun bando che contenesse le premesse normative, è stato preso in considerazione da privati e/o società”.
I tre deputati regionali fanno rilevare, altresì, che “che il mancato interesse di privati ha determinato negli anni l’abbandono e il conseguente degrado delle strutture di ospitalità, delle piscine e del calidarium causati dalla chiusura e dal disuso”.
“Le terme di Sciacca rappresentano – si conclude l’interrogazione – una risorsa del patrimonio regionale, sotto il profilo naturalistico, quale attrattore nell’ambito sanitario delle cure termali, come struttura ricettiva storica di pregio e come offerta turistica ed è davvero inspiegabile come sia possibile che le scelte compiute ad oggi ne abbiamo determinato il fallimento”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.