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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Terremoto “Girgenti Acque”: un sistema di assunzioni e favori

tribunale agrigentoE’ un vero e proprio terremoto quello che ruota attorno ai 72 indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento su un presunto sistema che ipotizza reati di associazione per delinquere, riciclaggio, corruzione, false comunicazioni sociali e truffa.

Nomi eccellenti come ad esempio quelli del padre del ministro degli Esteri Angelino Alfano, del prefetto di Agrigento Nicola Diomede ed ex politici come l’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, il fratello Angelo, l’ex presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi e gli onorevoli, ed ex, Angelo Capodicasa,  Riccardo Gallo, Giovanni Panepinto e Vincenzo Fontana. Con loro anche dirigenti pubblici e uomini delle istituzioni.

Tutto sarebbe partito da alcune dichiarazioni di un presunto pentito che avrebbe dato il via ad accertamenti che sarebbero serviti a scoprire, secondo l’accusa, un sistema volto a garantire il buon nome di Girgenti Acque e delle società collegate al gruppo. Un giro di assunzioni e di affari venuto fuori da una serie di intercettazioni che sarebbero finite prima sotto la lente d’ingrandimento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, poi nelle mani della Procura della Repubblica di Agrigento alla quale sarebbero stati trasmessi gran parte degli atti. Un giro di presunti “favori” che avrebbero agevolato le società in cambio di assunzioni, voti per politici o favori.