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Cronaca Spalla

Terremoto in Grecia: avvertito anche in Sicilia

Un’altra scossa di terremoto ha fatto svegliare, nella scorsa notte, la Sicilia orientale. Questa volta, a differenza del sisma dello scorso 6 ottobre, l’epicentro non è stato nei pressi della nostra isola.

La scossa ha infatti avuto origine a largo delle coste del Peloponneso e dell’isola di Zante, in Grecia: la magnitudo è stata molto elevata, avendo raggiunto 6.8 gradi della scala Richter, pari per intenderci a quella del terremoto in Irpinia del 1980.

Ecco perchè il tremore è stato avvertito distintamente in tutto il sud Italia, Sicilia compresa. In tanti, a Catania come a Siracusa, Messina e Ragusa, si sono riversati in strada: secondo i dati rilevati dall’Ingv, gli effetti del terremoto nella Sicilia orientale sono stati pari al terzo – quarto grado della scala Mercalli, dunque l’oscillazione è stata indubbiamente in grado di svegliare tutti gli abitanti della parte ionica della nostra isola. Stessa situazione anche nel Salento, in Calabria e, in minima parte, anche in Campania.

Il terremoto ha avuto epicentro in mare e questo, se da un lato ha scongiurato significativi danni anche in Grecia, dall’altro però ha fatto scattare anche l’allarme tsunami: l’Ingv lungo tutta la notte ha mantenuto l’allerta arancione sul pericolo di onde anomale. Quando una piccola onda anomala di 10 cm è stata registrata in provincia di Crotone, l’allarme è scattato anche per Puglia e Sicilia ionica. Soltanto nelle prime ore del mattino l’allerta è rientrata e per fortuna nessuno tsunami è stato generato dal sisma.

Non si registrano danni in Sicilia, ma la popolazione per tutta la notte ha vissuto con la paura anche perchè a molti inizialmente l’epicentro del sisma sembrava essere proprio sull’isola. Segnalazioni sul terremoto dalla Sicilia sono arrivate anche dal nisseno e dalla provincia di Enna, il sisma invece sembra non aver svegliato nessuno in provincia di Agrigento.

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