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Regioni ed Enti Locali

Tra saldi e costo dell’energia: Feder Moda Confcommercio Agrigento, il turismo ha aiutato le vendite con i saldi di Ferragosto, ma le preoccupazioni sono tante

Dai dati rilevati a livello nazionale l’andamento delle vendite a saldo registra un piccolo recupero rispetto al mese di luglio.
“A Ferragosto l’andamento dei saldi è risultato stabile sul 2021, grazie all’apporto del turismo, che ha consentito di mantenere i livelli degli anni precedenti”.
A fare un bilancio sulle vendite in saldo è la FederModa Nazionale.
In provincia di Agrigento, il presidente di FederModa-Confcommercio Agrigento, Alfonso Valenza, partendo dal dato nazionale manifesta le preoccupazioni del comparto in provincia:
“Anche se si tratta di un recupero, risicato, rispetto a luglio, non attenua le preoccupazioni del comparto relativamente al prossimo futuro”.
“Sarebbe auspicabile riuscire a programmare un periodo più lungo relativamente alla stagione turistica, facendo in modo che non si limitasse solo al mese di agosto, prolungando così i benefici di risorse economiche che, provenendo da altri territori, arricchiscono ulteriormente il nostro territorio provinciale”.
A questo auspicio purtroppo si associa un drammatico e allarmante dato, quello del rincaro delle bollette delle utenze, con costi arrivati alle stelle, sulle quali bisogna intervenire subito.
Tra luglio 2021 e luglio 2022 gli aumenti della spesa annuale sono arrivati a toccare punte del 122 per cento per l’elettricità e del 154 per cento per il gas, così com’è denunciato da Confcommercio Sicilia.
“Da notare che il settore dell’abbigliamento deve ancora scontare il generale rialzo dei prezzi. Nei negozi del comparto, contrariamente ad altri settori, non c’è stato un aumento dei prezzi e con i saldi il consumatore può ancora acquistare a prezzi bassissimi, ma sarà molto difficile continuare a farlo a queste condizioni. La nostra più grande preoccupazione è svegliarsi un giorno dovendo applicare prezzi alla vendita che non saranno accettati dal consumatore, perché troppo alti”.
Le istituzioni hanno il dovere, -conclude Alfonso Valenza- di trovare immediate soluzioni stando concretamente vicine alle imprese, per scongiurare la chiusura di tantissime aziende già a partire dal prossimo autunno.

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