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“Tradizione” e “sicurezza” non solo ad Agrigento: cambia anche il Carnevale di Venezia

Zona limitata per questioni di sicurezza. Per il secondo anno viene ristretto a una capienza massima di turisti, quest’anno vietati anche coriandoli in plastica e stelle filanti di plastica“.

Si tratta delle ultime disposizioni, in materia di pubblica sicurezza, sul carnevale di Venezia dove addirittura è stato anticipato il famoso volo dell’Angelo, tradizionale momento di apertura della manifestazione. Il tutto, appunto, in nome della sicurezza.

E se a Venezia non si grida allo scandalo, il paragone con le recenti disposizioni sulla sfilata conclusiva della 74^ festa del Mandorlo in Fiore di Agrigento non può non passare inosservato. I fatti di cronaca degli ultimi anni hanno acceso un campanello d’allarme sugli eventi pubblici che, in tutta Italia, ogni anno raccolgono turisti e cittadini mettendo in seria difficoltà la macchina organizzativa sul tema della pubblica sicurezza.

La principale difficoltà è infatti quella di contemperare le esigenze della “tradizione” di feste e manifestazioni con l’oramai sempre più pregnante tema della sicurezza. Niente sfilata di gruppi folk in via Atenea domenica 10 marzo e via alle polemiche. Su tutti, i commerciati della via principale della città dei Templi che sono sul piede di guerra lamentando la decisione che, a loro dire, rappresenterebbe un ulteriore fattore negativo sull’economia; per questo hanno chiesto un incontro all’organizzazione e agli attori principali del Mandorlo in Fiore per una soluzione che possa soddisfare tutte le parti.

Nessuna decisione dunque da parte degli organizzatori, ma solo il rispetto delle nuove normative che hanno iniziato a prendere piede soprattutto dopo la tragedia del 2017 di Piazza San Carlo a Torino, avvenuta in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, nonché il pericolo legato alla minaccia terroristica. Insomma, anche Agrigento non resta esente dai vincoli imposti con il conseguente strascico di polemiche che, seppur priva di alcuna responsabilità, investe come sempre il Comune.

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