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Cronaca

Truffa: cinque canicattinesi indagati per riciclaggio e autoriciclaggio

Cinque canicattinesi nell’occhio del ciclone. Si tratta di Raimondo Orlando, Andrea Pelonero, Diego Greco, Antonio Pelonero e Michela Lo Monaco.

L’ipotesi di reato associazione a delinquere finalizzata al falso e alla truffa ai danni dell’Asp di Agrigento e Caltanissetta e del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, oltre che ipotesi di riciclaggio e auto-riciclaggio. I “magnifici 5” facenti parte di enti di natura assistenziale avrebbero ottenuto contributi pubblici con finalità al limite dell’illegale.

Si passano adesso al setaccio, secondo quanto disposto dai sostituti procuratori della Repubblica del Tribunale di Agrigento, Andrea Maggioni e Alessandro Macaluso, le abitazioni le sedi legali delle associazioni e delle società a loro riconducibili, per trovare la documentazione “contrattuale ed extracontrattuale, denaro o titoli di credito inerenti la richiesta, l’ottenimento e la concessione dei contributi pubblici a favore degli enti gestiti dagli indagati, relativamente agli anni dal 2010 al 2015”. Un’indagine che si spingerà oltre lo stretto visto che gli enti indagati possedevano una rete di sedi anche a Rimini e Genova.

In particolare ad essere sottoposti a perquisizione sono: “Pubblica Assistenza A.V.I.O.S., “P.I.C. Pronto Intervento Cittadino”, “Trinacria Onlus”, e “Relax Assistance S.R.L.”, tutte a Canicattì, “Pubblica Assistenza Croce Azzurra Ligure” e “Pubblica Assistenza Croce Azzurra Ca’nova” con sedi a Genova e “Cooperativa Croce Italia – Società Cooperativa Sociale” con sede a Rimini.

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