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Uil Agrigento: “Sulla gestione dei rifiuti si faccia chiarezza”

rifiutiGero Acquisto e Nino Stella della UIL di Agrigento intervengono sul tema della gestione integrata dei rifiuti, dopo alcuni passaggi e sviluppi (che la Uil ha seguito in maniera attiva e vigile) che hanno visto chiudere positivamente il transito degli operatori dall’Ato Gesa e dalla Dedalo.

La Uil ha aspettato che si consumassero tutti i passaggi del personale in carico dalle società d’ambito Gesa e Dedalo alla Srr Ag Est e adesso conferma che l’iter si è concluso rispettando il quadro normativo sulle garanzie occupazionali e contrattuali: la Legge 9/2010 e l’Accordo quadro del 2013 firmato allora da tutti gli attori in campo. Diversi gli sviluppi in merito agli addetti per il cantiere del Comune di Agrigento, in vista della proroga del bando dei rifiuti sui numeri che sono usciti dagli incontri tra l’amministrazione comunale, con l’Assessore al ramo Fontana e con l’ufficio tecnico della Srr Ag est: le 119 unità, vanno riviste. Anche perché questi numeri devono passare da una trattativa sindacale (che è obbligatoria con le Organizzazioni sindacali) sul numero di operatori finali da inserire nel computo metrico. Noi riteniamo che, conti alla mano, i numeri non sono corretti e chiediamo un immediato confronto per un giusto e corretto servizio integrato dei rifiuti, che dia benefici all’intera città che si proietta a candidarsi come capitale della cultura italiana. A oggi razionalizzare o tagliare questi servizi renderebbe la città del capoluogo ancora più sottosviluppata. Tant’è vero che l’aumento dei costi nel piano finanziario Tari 2017, approvato in consiglio nel marzo scorso, ha una causa originata la scorsa estate nel Governo Regionale: la continua chiusura delle discariche, che ha costretto le imprese ad aumenti dei costi di smaltimento e conferimento in discarica non di poco conto (vedi Melilli e Augusta che hanno inciso pesantemente, con circa un milione e ottocento mila euro in più di costo). Riteniamo che passare ad un taglio dei servizi, quali lo spazzamento e lo scerbamento, sia assolutamente ingiustificato e iniquo per l’intero servizio in un territorio, quello agrigentino, che è vastissimo per le frazioni e la conformazione morfologica. Nel nuovo bando si parla di quartieri ove lo spazzamento avverrà ogni 15 giorni e di zone centrali ove invece sarà effettuato 6 giorni su 7, il tutto senza un chiaro criterio, col rischio di creare situazioni sgradevoli che premiano alcuni e penalizzano la maggior parte dei residenti. Abbiamo, altresì, ribadito sulla Raccolta Differenziata, e non è la prima volta, come sia a nostro avviso inaccettabile che la città di Agrigento sia ferma ad un misero 7% (dopo quasi due anni con il progetto pilota), Fontanelle sia ferma al 22% e Siculiana, che ha più o meno gli stessi abitanti, è arrivato al 65%. Non possiamo non considerare che, se il raggruppamento di imprese è presente in entrambe le realtà, è l’Amministrazione di Agrigento ad essere inefficiente. Per questo, Acquisto e Stella, concludono chiedendo un tavolo di confronto con l’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’Assessore Fontana e con il Presidente della Srr, per avere contezza del problema nella sua interezza e per trovare le soluzioni giuste nell’interesse del servizio, dei lavoratori e dei cittadini, ed efficientare tutta la gestione che finora non ha funzionato come ci si aspettava.

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