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Regioni ed Enti Locali Salute

Una Sicilia senza dialisi: una sfida da affrontare e vincere

granata antonioLa Malattia Renale Cronica costituisce oggi un problema di salute pubblica che colpisce in Sicilia circa 700.000 concittadini di ogni età ed estrazione sociale.

L’ interesse verso la malattia renale cronica non nasce solo dalla sua diffusione destinata ad aumentare, né dalla sua gravità visto che aumenta la mortalità di chi ne è affetto, né dalla constatazione che spesso conduce alla uremia terminale che richiede terapie sostitutive (dialisi, trapianto), ma dalla constatazione che è possibile una sua riduzione attraverso la prevenzione ed un corretto inquadramento diagnostico-terapeutico.

Oggi immaginare una Sicilia “senza” dialisi non è una semplice utopia ma una concreta possibilità, visti i passi in avanti compiuti dalla Nefrologia, di cui i siciliani non possono essere privati.

Negli ultimi decenni la nefrologia mondiale e quella italiana, in particolare, hanno conseguito eccellenti risultati sia nel campo clinico che in quello tecnologico e farmaceutico. La ricerca scientifica promette, in un futuro non remoto, significative possibilità di cura del nefropatico ed il trapianto, grazie ai progressi in tema di terapia immunosoppressiva, ha consentito e consentirà a decine di migliaia di nefropatici, con il “dono” di un rene, di ritornare ad una vita normale, di studio, lavoro, ozio e persino di attività sportiva anche a livello agonistico.

Sensibilizzare alla prevenzione, corretto inquadramento diagnostico-terapeutico, ricerca e cultura alla donazione sono le pietre miliari su cui le Istituzioni, la Società Italiana di Nefrologia (SIN), l’Associazione Nazionale Emodializzati ed il Centro Regionale Trapianti devono convogliare, condividendoli, i propri sforzi.

Solo con l’impegno di tutti sarà possibile passare dall’utopia attuale di una Sicilia “senza” di dialisi ad una Sicilia in cui l’impatto “dialisi” sia fortemente ridimensionato.

A guadagnarne sarebbero non solo i pazienti, i loro familiari e i contribuenti, ma tutta la società che si potrà solo allora definire civile.

Ad oggi, sono aperti in modo virtuoso diversi fronti che si intersecano tra di loro, con l’identica finalità di combattere la malattia renale ed assicurare a coloro che ne sono affetti benessere e/o guarigione.

Di fronte a questi temi è evidente la necessità che i diversi attori del sistema si confrontino affinché ciascuno nel proprio ambito, possa concordare alla reale implementazione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PTDA) relativamente alla malattia renale cronica in accordo con quanto promosso dalla SIN e dalla commissione permanente del Senato igiene e sanità a Roma il 15 settembre 2016.

banner_alba_nuovo_giornoPer questo la Società Italiana di Nefrologia, sezione Sicilia diretta dal prof. Antonio Granata (direttore Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale “S. Giovanni di Dio” di Agrigento – In foto), giorno 17 e 18 gennaio a Palermo, sotto l’egida dell’Ars ed in collaborazione del Centro Regionale Trapianti, ha organizzato un incontro all’Aula Piersanti Mattarella del Palazzo dei Normanni coinvolgendo le Istituzioni politico nazionali-regionali per sensibilizzare e promuove la cultura verso la prevenzione della malattia renale acuta e cronica e la donazione degli organi.

La Società Italiana di Nefrologia con la Sezione Regionale Siciliana ed il Centro Regionale Trapianti, hanno inoltre organizzato insieme all’Associazione no-profit “Lo Sportello di Mattia” uno spettacolo teatrale dal titolo “L’Alba di un nuovo giorno” che avrà luogo al Teatro Politeama di Palermo il 17 gennaio alle ore 21. E’ uno spettacolo di grande impatto emozionale tratto da una storia vera, che sarà rappresentato a Palermo così come in molti altri teatri italiani con la finalità di sensibilizzare tutti i concittadini alla cultura della prevenzione e della donazione degli organi.

I ricavi saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione Italiana Rene sister Sicilia per promuovere una ricerca volta ad analizzare, comprendere e possibilmente rimuovere le cause che determinano la presenza di una maggiore incidenza di malattia renale e di ingressi in dialisi in Sicilia.

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