fbpx
Regioni ed Enti Locali

Vicenda Cupa, Firetto: “la grande sfida è mantenere sia l’Università che il Cupa” – VIDEO

poloObiettivo mantenere in vita l’Università ad Agrigento e con esso il Cupa. Al momento sembra essere solo un “sogno” per i tanti studenti agrigentini oramai rassegnati a vedere un futuro universitario lontano da Agrigento, soprattutto dopo il recesso dell’ex Provincia Regionale (oggi Libero Consorzio ndr) con una situazione economica al collasso.

Stamani il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto (in foto), ha voluto fare il punto della situazione illustrando quella “ricetta” che deve vedere tutti gli Enti e le parti attive della società, protagonisti di un obiettivo comune verso la permanenza dell’Università ad Agrigento.

Il Comune di Agrigento resta nei fatti il socio di maggioranza del Cupa con una quota di 150 mila euro, a cui si aggiungono i circa 51 mila euro della Camera di Commercio. Poca roba rispetto a quanto elargiva l’ex Provincia (circa 770 mila euro); fondi quest’ultimi che nei fatti, insieme al contributo straordinario della Regione Siciliana, servivano a mantenere in vita il Polo Universitario.

La strategia è quella di aprire a nuovi soggetti, pubblici e privati, in grado di scommettere sull’Università. Al momento pare ci sarebbe l’Accademia di Belle Arti che potrebbe garantire una quota di circa 10 mila euro annui.

Oggi è una situazione drammatica, ma il sindaco Firetto non demorde e apre a futuri scenari che se ben accolti potranno garantire la permanenza dell’Università ad Agrigento.
In particolare il primo cittadino pensa ad aprire ad università private e telematiche, fermo restando il rapporto con l’Università degli Studi di Palermo che rappresenta il punto di partenza.

Una gestione che dovrà essere affidata ad un nuovo management che dovrà creare una “due diligence” che servirà a fare luce sulla vera situazione economica del Cupa, partendo dalla contabilità passata. Questo, afferma il sindaco, “servirà per sapere da dove poter partire”.

La situazione attuale dal punto di vista finanziario è al limite dell’impossibile con un costo di didattica di 1 milione e 150 mila euro, e un costo di finanziamento di quasi 1 milione di euro. Ci si rende conto della gravissima sproporzione”.

Avremmo potuto abbandonare – afferma Firetto – partendo da una forma più sostenibile economicamente. Oggi ci vuole un management in grado di risanare quanto più possibile la ‘baracca’ e soprattutto continuare a dare un’offerta formativa adeguata agli studenti in una logica di economicità, individuando una nuova idea di Università che sia più specialistica rispetto a quanto fatto fino ad ora”.

La sfida del nuovo management è quella di mantenere in vita sia l’Università che il Cupa. Palermo rappresenterà il punto di partenza, ma la nuova gestione potrà indubbiamente allargare l’offerta formativa in futuro ad esclusivo vantaggio degli studenti”.

Sulla nuova gestione dell’Università circola un nome su tutti: l’ex assessore regionale Gaetano Armao.

(Guarda la videointervista)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.