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Vino, Cantine Settesoli: terminata la vendemmia 2015 del vigneto più grande d’Europa

vendemmiaCantine Settesoli comunica la fine della vendemmia 2015 e preannuncia una produzione di sorprendente qualità.

Iniziata il 27 luglio nei vigneti più vicini al mare con la raccolta delle uve Pinot Grigio (la cantina alleva più di quattrocento ettari di questa tipologia di uva, circa la metà di quello prodotto in tutta la regione) la vendemmia è proseguita con la raccolta dello Chardonnay e completata con quella dei varietali a bacca rossa.

“La resa è eccellente sia per la qualità che per la quantità delle uve raccolte” dice Filippo Buttafuoco, agronomo di Cantine Settesoli, che motiva così la sua affermazione: “L’inverno è stato piovoso, e le miti temperature primaverili hanno consententito un accrescimento vegeto-produttivo ottimale. L’estate tipicamente siciliana, calda e soleggiata, ha fatto sì che la vendemmia iniziasse con una settimana di anticipo rispetto al 2014. Il gran caldo si è interrotto nel mese di agosto e le forti escursioni termiche hanno consentito che le uve aggiungessero l’eccellenza qualitativa. Il resto è stato affidato alle sapienti cure dei nostri 2000 soci viticultori”.

Lungo i 6.000 ettari del vigneto che si estende sulle coste della Sicilia sud occidentale, le 53 vendemmiatrici della cooperativa hanno raccolto in tutto ben 512mila quintali di uva, registrando un incremento del 19% rispetto al 2014.

Insieme alla vendemmia tradizionale, è stata effettuata anche la vendemmia notturna meccanica con mappatura GPS delle uve a bacca bianca più delicate – Chardonnay, Viognier, Fiano, Grecanico e Sauvignon Blanc – con lo scopo di preservarne la qualità aromatica.

In cinquant’anni di vendemmie molte cose sono cambiate, ma la passione dei viticoltori per il rituale della raccolta dell’uva è rimasta quella di sempre, nel pieno rispetto dei tempi della natura. La comunità si fonda su valori autentici i cui ritmi sono rimasti immutati, nonostante la nuova generazione di vignaioli sia composta di giovani che studiano – spesso all’estero – e che riportano nella propria terra il talento acquisito per coltivare le vigne dei padri e dei nonni.

Ritornano nel “Menfishire”, uno splendido arazzo di verdi e blu, di vigne profumate di salsedine che crescono su suoli molto diversi (sabbiosi, calcarei, argillosi e limosi), ricchi di quegli elementi che rendono i vini delle Cantine Settesoli così fortemente distintivi.

La grande varietà di terroir permette l’allevamento di ben 28 differenti cultivar, dai più tradizionali Grillo, Grecanico e Nero d’Avola agli internazionali Syrah, Merlot e Chardonnay fino ai più innovativi Sauvignon Blanc, Fiano o Petit Verdot.

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