La seduta è stata fissata per domani, venerdì 12 febbraio, con inizio alla ore 11, nella sede del Cupa.
“Faremo il punto della situazione assieme alla professoressa Immordino, che ci ha dato la disponibilità, per capire come stanno realmente le cose e in quale direzione si sta andando – afferma Spataro – la chiarezza è d’obbligo dopo le richieste di recesso, che figurano all’ordine del giorno dell’assemblea del Cupa, avanzate dall’ex Provincia e dalla Camera di Commercio. E va meglio compreso e inquadrato anche il ruolo del Comune di Agrigento, che è il terzo socio fondatore. Questo è il primo passo – aggiunge Spataro – successivamente è mia intenzione investire della delicata vicenda l’intero Consiglio comunale, attraverso una seduta straordinaria e aperta, nella quale invitare tutti gli interlocutori istituzionali coinvolti. Il Cupa non può e non deve chiudere i battenti – conclude Spataro – è una preziosa risorsa culturale, con benefiche ricadute sociali ed economiche sul territorio, che dobbiamo mantenere in vita. Anzi valorizzarla e potenziarla. Così come bisogna battersi, raccogliendo il recente grido d’allarme di un gruppo di studenti, affinché il Corso di Laurea in Archeologia e ai Beni Culturali resti ad Agrigento e non venga trasferito a Palermo”.
