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“Bonus”, in Sicilia oltre 9mila pensionati regionali lo otterranno

Grazie al “bonus” (altro modo furbetto per indicare il rimborso dovuto ai pensionati) il governo Crocetta può tirare un sospiro di sollievo: non tutti i pensionati saranno rimborsati ma solo quelli appartenenti ad alcune fasce di reddito, questo secondo quanto stabilito dal decreto.

Quest’ultimo approvato dal Consiglio dei ministri non è ancora stato pubblicato, ma sulla base delle modalità di rimborso stabilite a Roma, il Fondo pensioni della Regione prevede che saranno 9.534 i pensionati regionali ad avere diritto all’una tantum, perché ricevono un assegno compreso tra i 1.450 e i 2.800 euro lordi. La gran parte, 9.380, sono ex dipendenti assunti prima del 1986, 154 i regionali entrati dopo.

Diminuisce così l’impatto della sentenza della Consulta sui conti siciliani. Il decreto Il rimborso, «una tantum», varia a seconda dell’importo delle pensioni. Il maggiore, da 750 euro, spetterà agli interessati che ricevono un assegno compreso nella fascia che va da 1.450 a 1.874 euro lordi. In Sicilia 750 euro toccheranno a 2.250 ex dipendenti. Sono, invece, 3.800 i pensionati regionali a cui andranno 450 euro, perché percepiscono un assegno compreso tra i 1.874 e i 2.340 euro.

Il bonus più basso di 278 euro arriverà a 3.488 regionali che prendono una pensione che oscilla tra i 2.340 e i 2.800 euro lordi. Tutti bonus che dovrebbero arrivare dal primo agosto. Un decreto quindi per molti ma non per tutti e che non rispetta affatto la sentenza della corte costituzionale che prevedeva il rimborso indiscriminato a tutte le “vittme della Fornero”.

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