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Coinvolgente presentazione ad Agrigento di Bonjour Casimiro il libro di Alberto Samonà

Imperdibile e da leggere tutto d’un fiato. Stiamo parlando di “Bonjour Casimiro”,  il libro del giornalista e scrittore Alberto Samonà,  recentemente pubblicato per la casa editrice  Rubbettino, presentato ieri sera al Collegio dei Filippini di Agrigento, alla presenza del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè e degli assessori Francesco Picarella e Costantino Ciulla. Presente,  inoltre, la governance del Parco archeologico Valle dei Templi di Agrigento.Il libro tratteggia la storia di un uomo contemporaneo che si reca nei luoghi in cui visse il barone Casimiro Piccolo, insieme al fratello Lucio, fra i massimi poeti del Novecento, alla sorella Agata Giovanna e alla madre, Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò. Il barone, acquarellista e fotografo, intorno al 1932, scelse di abbandonare Palermo per trasferirsi nella villa di famiglia sulle colline di Capo d’Orlando. La villa era spesso frequentata dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa. “Bonjour Casimiro” è un libro imperdibile e da leggere tutto d’un fiato che  tratteggia la vicenda di un uomo contemporaneo che si reca nei luoghi in cui visse il barone Casimiro Piccolo, acquarellista e fotografo, il quale, a partire dal 1932 scelse di abbandonare Palermo e i salotti ovattati della nobiltà cittadina, per trasferirsi nella villa di famiglia sulle appartate colline di Capo d’Orlando. Un “ritiro” dalla città voluto dalla madre, che Casimiro condivise con il fratello, il celebre poeta Lucio Piccolo, e con la sorella Agata Giovanna, esperta di botanica. La villa spesso era frequentata anche dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa che amava soggiornarvi per ritrovare qui un’atmosfera familiare e cercare spunti per quello che sarebbe stato il grande capolavoro letterario del Novecento. Quel luogo, incastonato fra il mare e i monti Nebrodi, in realtà non rappresentò mai una chiusura, ma l’occasione per guardare il mondo che cambiava da un punto di osservazione altro, in cui anche spazio e tempo sembravano assumere un senso differente dall’ordinario. Le pagine di questo romanzo rappresentano un viaggio, un’immersione del protagonista nell’universo di Casimiro, popolato da gnomi, ninfe, maghi, folletti e da altri spiriti della natura che il barone-artista affermava di incontrare nelle lunghe passeggiate notturne per i giardini e le campagne della tenuta e immortalava nei suoi acquerelli a tema magico. Ed è un attraversamento delle regole ordinarie spazio-temporali, con incontri impossibili e il disvelarsi graduale di una verità, in cui si sovrappongono realtà e mondi onirici. Sullo sfondo, memorie di antiche famiglie aristocratiche siciliane che oltrepassano gli anni per giungere fino a noi. Alberto Samonà, nato nel 1972, laurea in giurisprudenza, è giornalista professionista e scrittore. Ha scritto per numerosi quotidiani e per diverse riviste ed ha diretto diverse testate giornalistiche. Si è occupato di cronaca giudiziaria, di comunicazione politica e culturale. Vive e lavora a Palermo. Ha pubblicato diversi saggi e due romanzi. Suoi testi critici sono contenuti in numerose pubblicazioni. Ha scritto e diretto spettacoli teatrali e di narrazione. Ha fatto parte della giuria siciliana del ‘Premio Letterario La Giara” promosso dalla RAI.
Dal 2010 al 2020 ha ricoperto la carica di consigliere della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, che gestisce la casa-museo di Villa Piccolo a Capo d’Orlando, dimora in cui vissero il poeta Lucio Piccolo e i suoi fratelli Casimiro e Agata Giovanna Piccolo, cugini di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. È autore del testo e della voce del documentario “La camera delle meraviglie”, presentato in anteprima nazionale all’Expo di Milano. Alberto Samonà ha già pubblicato diversi libri, fra cui La Tradizione del sé (2003), Giordano Bruno nella cultura mediterranea e siciliana dal ‘600 al nostro tempo (2009), Bent Parodi. Tradizione e Assoluto (2011), E’ già mattina (romanzo, 2013) e le raccolte di racconti Panormus. Genio oltre il visibile (2016)  ed I Colori di Siva (2017). I suoi saggi critici sono inseriti in numerosi volumi. Dal 2020 è  assessore della Regione Siciliana con delega a Beni Culturali e Identità Siciliana.

 

 

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