Il concorso in questione, infatti, si farà l’1 luglio mentre in rete e con una segnalazione pervenuteci monta la protesta di quanti candidati che evidenziano che nel paese prescelto non ci sono posti letto a sufficienza, né aerei né treni diretti. Peraltro, non sarebbe dato conoscere come verranno effettuati i controlli e le modalità di correzione delle prove.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, viene il dubbio che quanto descritto costituisca una sorta di nuovo modo per selezionare anche attraverso le procedure ed il luogo prescelto che comporterà – c’è da aspettarselo – probabilmente molte rinunce da parte di chi non troverà – e saranno tanti – posti adeguati in cui pernottare o tra tanti che avranno serie difficoltà a raggiungere la sede. Di certo, molti, penseranno anche che fare a priori ricorso non apparirà una scelta campata in aria.