L’ordine del giorno di Gallo impegna il Governo a valutare l’opportunità di definire un tavolo d’intesa con la Regione Siciliana al fine di aumentare la presenza nel territorio isolano, tra forze di Polizia, Carabinieri, Ispettorato e Prefettura, per potenziare le attività di contrasto a tale inaccettabile piaga, che mette a rischio migliaia di lavoratori e compromette la credibilità di un settore composto da centinaia di migliaia di aziende siciliane oneste che rispettano la legge.
“Si tratta di una iniziativa – commenta il deputato forzista – che mira al contrasto del fenomeno del cosiddetto “caporalato”, ovvero l’intermediazione illegale e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, che coinvolge, sulla base degli ultimi dati forniti, tra gli altri, da Coldiretti, circa 430.000 lavoratori, italiani e stranieri, di cui circa 100.000 costretti a lavorare in condizioni che si possono definire di schiavitù. E la Sicilia è coinvolta dal continuo flusso di immigrati clandestini, la cui posizione irregolare nel nostro Paese alimenta il mercato delle braccia e delle attività criminali, penalizzando le aziende agricole in regola che adempiono puntualmente agli obblighi burocratici ed economici connessi ai rapporti di lavoro dipendente”.