Un’innovazione sotto tutti i punti di vista, a partire dal fatto che è la prima volta che, nell’ambito del cartellone del teatro “Luigi Pirandello”, venga inserito un lavoro fatto dalla compagnia storica agrigentina del “piccolo teatro pirandelliano”. Sulla scena in tre frame uniti da un legame invisibile ma tangibile, Paolo Di Noto, Manuela Naccari, Francesco Maria Naccari, Rosamaria Montalbano, Marcella Lattuca e Giovanni Moscato. Un ensable ragionato tratto da Ionesco, Brect e Canetti (“La cantatrice calva” “Delirio a due” e “Terrori e miserie del Terzo Reich” sono le opere interessate) elaborato in maniera sopraffina da Lia Rocco, storica colonna portante del piccolo e regista di questo lavoro.
“La commedia delle vanità dove tre copie – dice la regista Lia Rocco – si muovono separatamente, coppie che sanno riconoscersi attraverso i corpi, la parola serve solo a riempire lo spazio e il tempo, corpi e parole che rappresentano estrema solitudine“. Gli spettatori sono chiamati a rispondere all’interrogativo “quale società può nascere da questo privato asfittico nel quale non c’è più spazio per emozioni sentimenti e valori? E’ da questa differenza privata che si nutre l’orrore pubblico”.
Un atto unico dunque semplicemente complesso e reso ancora più suggestivo dalla fisarmonica del Maestro Angelo Sanfilippo che dal vivo andrà a “condire” ulteriormente il lavoro del “piccolo teatro città di Agrigento” che riprende l’avventura dal “Teatro della Posta Vecchia”. Appuntamento quindi stasera alle 20,30 e domani, 4 Marzo, alle 18. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti.
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