Site icon ScrivoLibero.it

Trapianto di corpo: ultima frontiera della scienza?

L’annuncio arriva dalla rivista New Scientist dichiarando che a giugno, negli Stati Uniti, Sergio Canavero (direttore del Gruppo avanzato di neuromodulazione di Torino) parteciperà alla conferenza annuale di Neurochirurgia americana dove incontrerà illuminari della medicina americana per discutere sulla fattibilità di questa tecnica di trapianto. Stiamo parlando del primo trapianto completo di corpo; fantascienza al sol pensiero, ma che renderebbe possibile salvare la persona da malattie gravi quali il cancro o malattie nervose e muscolari che ne bloccano la mobilità.

Questo sistema prevede in breve: 1) congelamento della salma; 2) decapitazione della testa della persona defunta; 3) collegamento dei vasi sanguigni con piccoli tubi; 4) trapianto della testa sul corpo del donatore unendo le due estremità con una sostanza chiamata Polietilenglicole.

Il paziente verrebbe mantenuto in coma per 4 settimane mentre degli elettrodi stimolerebbero il midollo; successivamente il risveglio la riabilitazione prevede una fisioterapia per circa un anno.
Secondo Canavero il trapianto di corpo sarà possibile entro due anni e lo stesso è convinto di superare tutti i principali problemi in materia, come la fusione della spina dorsale ed il rigetto.

Anche da un punto di vista psicologico è già pronta la soluzione per superare lo shock: far vivere un esperienza virtuale il quale mostrerà al paziente la sua testa unita al nuovo corpo, per almeno sei mesi prima dell’intervento.

Questa tecnica è rivolta soprattutto ai malati di Distrofia Muscolare e Tetraplegici.
C’è abbastanza scetticismo nella comunità scientifica ed in particolare da parte del Presidente della Società di Neurochirurgia, Alberto Delitale.
Da un punto di vista Etico-Morale è giusta questa tipologia di Trapianto? A voi la risposta.

Dario Schembri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version