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Agrigento: il comune la “spunta” in tribunale contro la Gesa, soddisfazione dell’assessore Fontana

Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per la sentenza del TAR che dà completamente ragione al comune di Agrigento nel contenzioso nato dal ricorso della GESA avverso alla delibera con cui il consiglio comunale nel 2016 ha tagliato il servizio di spazzamento garantito fino al luglio dello stesso anno da 15 operatori della GESA. Per noi è un esito abbastanza scontato perché mai abbiamo avuto dubbi sulla leggittimità dell’atto“.

Così’ l’assessore comunale Mimmo Fontana (in foto) ha commentato la recente sentenza del Tar affermando che quest’ultima: ” ha chiarito due concetti fondamentali i cui effetti vanno oltre la vicenda stessa: non vi era alcun impegno contrattuale che legasse il Comune di Agrigento alla Gesa in relazione al servizio svolto dai 15 operatori ecologici; ed è assolutamente legittimo che un Comune riduca il personale operante sul proprio territorio al fine di ridurre i costi del servizio“.

Soprattutto questo ultimo concetto – continua Fontana – dimostra quanto sia corretto il percorso di riduzione dei costi intrapreso da questa Amministrazione assieme al Consiglio Comunale. Va infatti ricordato che la delibera impugnata, nonostante alcune tardive marcia indietro di qualche consigliere comunale spinto a ripensarci dalla reazione dei sindacati, era stata approvata all’unanimità. Va recuperata quella unanimità d’intenti a tutela degli interessi dei cittadini agrigentini. Interessi assolutamente compatibili con una ridefinizione del servizio di igiene che non comporti alcun licenziamento. Lo sosteniamo da oltre un anno e finora siamo riusciti a dimostrare che era possibile e legittimo ottenere questo risultato. Se ne facciano una ragione – ha concluso l’asessore Fontana – tutti coloro che hanno cercato di resistere al cambiamento in atto”.

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