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Agrigento, il Movimento 5 Stelle chiede la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario sul Centro Storico

“Nei giorni scorsi, unitamente ad altri attivisti agrigentini, sono stato invitato da diversi residenti delle vie San Girolamo, via Iacono, via delle Mura e San Michele, ad un incontro in loco durante il quale abbiamo

potuto toccare con mano le gravissime problematiche, in materia di sicurezza e salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata, che attanagliano questa porzione di territorio del Comune di Agrigento”.

A intervenire è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Marcello La Scala (in foto), che aggiunge:

“Nello specifico abbiamo riscontrato significative feritoie del manto stradale, provocate dall’abbassamento dello stesso, tali da generare pericolosi crolli e cedimenti dalle conseguenze facilmente intuibili.
I cittadini convivono con la paura di imminenti tragedie e si sentono totalmente abbandonati dalle Istituzioni.
Gli interventi intrapresi dall’Amm.ne Comunale (rattoppamento del manto stradale in via San Girolamo) costituiscono un autentico palliativo e non certo la risoluzione del problema che continua ad acuirsi.
Come noto tutta l’intera zona poggia su degli ipogei che necessitano di un costante monitoraggio e della loro messa in sicurezza.
Al fine di evitare nuovi ulteriori crolli in Città, occorre che il Consiglio Comunale affronti seriamente, una volta per tutte tale problematica, trovando le soluzioni adeguate ed impegnando l’Amministrazione al reperimento di quelle risorse che possano risolvere alla radice il problema.
Per tali ragioni chiedo la convocazione urgente di un Consiglio Comunale straordinario aperto alla Cittadinanza con all’ordine del giorno: “Sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità nel quartiere San Girolamo e nelle vie limitrofe”.
Ovviamente mi riservo di relazionare compiutamente in occasione della convocazione del Consiglio Comunale.
Infine invito la Presidenza del Consiglio Comunale a far presenziare tutti i Dirigenti dei vari settori preposti che abbiano competenza in materia, nonché i responsabili locali della Protezione civile”, conclude La Scala.

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