Tale canone è dovuto annualmente dal gestore agli enti locali che hanno ceduto le loro infrastrutture idriche, pena la risoluzione della convenzione.
La consigliere Carlisi ha presentato, inoltre, una mozione per discutere in aula riguardo il deposito cauzionale, attualmente richiesto e inserito in bolletta dal gestore idrico.
Tale gestore serve attualmente anche gli utenti che avevano siglato il contratto per il servizio idrico col comune e che avevano, dunque, all’atto della stipula del contratto, corrisposto all’ente comunale un anticipo consumi.
Tali cittadini pagheranno due volte la stessa gabella?
Nelle delibere dell’autorità nazionale che si occupa della regolamentazione del servizio idrico sembrerebbe, inoltre, che tale deposito possa essere richiesto esclusivamente all’atto della stipula del contratto di somministrazione e non successivamente.